Palazzo Valfrè di Bonzo di Dronero
di Sebastiano Valfrè di Bonzo 
 
Città di origine medievale, terra di conti, marchesi e borghesi, Dronero conserva uno straordinario patrimonio architettonico fatto di monumenti, chiese e case nobiliari di rara bellezza. Importante piazza di commercio per tutta la Valle Maira era famosa per le grosse tele di fil di canapa, dette “tele di Dronero”, oggetto di scambio per acciugai e commercianti di capelli di Elva, e fu uno dei centri più significativi per l’industria serica. 
Il Palazzo Valfrè di Bonzo risale alla metà del XVII secolo, quando i Marchesi di Saluzzo gli hanno conferito la sua forma iniziale, aggregando tre edifici, le cui strutture iniziali risalgono al tardo XV secolo. La casa ha avuto diversi proprietari, tutti legati direttamente od indirettamente al marchesato di Saluzzo. Il palazzo ha subito alcune modifiche durante la seconda metà del XVIII secolo grazie ai legami culturali tra il marchesato di Saluzzo e i circoli culturali di Cuneo, Torino, Vercelli, portando nuove interpretazioni architettoniche. Alcuni esempi si evincono dall’ampliamento di alcune sale (come la sala d’entrata ed i due saloni adiacenti), o l’utilizzo dei piani a mezzo livello. 
Nel 1870, fu eretta la torre a nome di Papa PIO IX. Nel decennio che seguì l’unità d’Italia, i carteggi e le tavole progettuali del palazzo furono conservate a Vercelli, su richiesta di Edoardo Arborio Mella. 
Parentela Valfrè di Bonzo e Del Carretto: 
I Conti Valfrè di Bonzo discendono da i Marchesi Del Carretto e i Marchesi di Saluzzo tramite il matrimonio del Conte Giacinto Valfrè di Bonzo (1807-1882) con la Marchesa Erminia Del Carretto di Torre Bormida (1822-1898).

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